E’ il gelo a sopprimere
la lucidità dell’iride
precipitata in un non vedere d’arte disfatta
nelle inflorescenze dolenti di zagare appassite
Sono conflittualità nei pensieri dolenti
discostati da un sensuale brio sulla pelle
nel gemito d’un male luttuoso
abile nel corrodere la logica rituale
Eppur sa ricondurre le linee istintuali
all’imitazione dell’atavico succhiare
il caldo seno materno
nell’adempiente saggio persuasivo… senza parole
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
Un amore o meglio un voler bene, ormai divenuto abitudine scevra di emozioni a livello sensoriale. Un continuare il rapporto a livello istintuale. Situazioni messe in rilievo di accadimenti veri spaccati di vita. Plauso a questi versi che mi hanno molto colpito. Un abbraccio e buona serata poetessa, Grazia
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Ringrazio tutti gli ospiti dei graditissimi commenti.
Cari saluti a tutti, silvia
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bella, decisamente bella. Ritmo e musicalità hanno le tue parole. E sono senza parole.
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bellissime quelle inflorescenze dolenti di zagare appassite…buongiorno silviabella, carezza
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Quando tutto è detto … le parole sono un mero azioni di accompagnamento rituali. Molto bella la tua poesia cara Silvia… Abbraccio e buon fine settimana. Aquileana 😀
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Quando si dice rimanere senza parole – a volte basta tornare indietro nel tempo cercando di aprire quella finestra sul mondo che un tempo ci ha tenuti stretti stretti con tutto il suo amore e ritrovare una minima parte di quella felicità che condurrà con mano per il lungo sentiero della vita.
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quandolamentesisveste 
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