
AUGURO A TUTTI UNA SPLENDIDA ESTATE
emozioni di silvia de angelis
AUGURO A TUTTI UNA SPLENDIDA ESTATE
Ringrazio l’autore Flavio Almerighi per avermi inserito in questa rosa d’autori
Posted on Maggio 28, 2023 Col tempo . Col tempo ho imparato che non tutto è bianco o nero che ci sono grigi se apri la mente. Col tempo non ho smesso di sognare ebbene, il giorno in cui non sognerò più, il mio bambino interiore sarà scomparso. Col tempo ho imparato a godermi l’attimo senza pensare a ciò che è successo o al tempo in cui accadrà. . di Neus Bonet I Sala, qui:CON EL PASO DEL TIEMPO…. * . Una Lettera . in maggio la selvaggina crepitava sul fuoco poi gli inni alla gioia dei berliner si sono confusi ai pianti sugli imperi dissolti ti scrivevo, qui in questa palude di principi ranocchi non si è salvato né l’odio per i libretti rossi né il marasma degli innamorati: l’estinzione della Storia infiamma le folle come ai primi fiocchi di manna nel deserto del Sinai le carni gonfie di birra immortalate dai cameramen urlano heimat! heimat! al macello degli sguardi (da: Lettere d’amore e altre rovine) . di Massimo Rizzante, qui:Una lettera. * . Possano . Possano spalancarsi i pensieri sbracciarsi le parole con ritagli di desideri ricolmarsi gli occhi Con trabocco di respiri dilatare le narici del cuore riempire polmoni di fratellanza inspirare benevolenza lasciare andare rancore Possano le nuvole disegnare abbracci nel cielo le stelle parlarci di favole la luna abbandonarci ai sogni. . di Achille Schiavone, qui:POSSANO …. * . Nell’immenso infinito . Perfetta meccanica racchiusa nel perimetro d’un estro personale mosso da eventi inaspettati a cui assoggettare il pensiero. Si scivolerà senza rumore sulla linea del tempo ignorandone gli oscuri echi. Resi lucenti da un’accentuata suggestione annulleranno briciole d’ombra di luna sospinte dal soffio d’una presenza interiore vacante nell’immenso infinito . @Silvia De Angelis, qui: https://www.facebook.com/silvia.deangelis.54 . * . Potresti attutire il rumore che faccio cadendo; con le mani invece rabbocchi quello che non manca e mi peschi a caso dal sacco delle foglie. Ho voglia di liquirizia: ma non ricordo più la strada che porta alle tue tasche. Sotto la lampadina a risparmio si diventa letargici, ragionando d’uva buona e del mare sotto i treni e delle lenti da lettura che ti sperdi per casa. Fuori l’ autunno ostenta certi fiori piccoli che quando li calpesti fanno un silenzio odoroso e impotente; ma tanto, mi dici, verrà la pioggia a lavare via la terra nera dal mandorlo . di Donatella Pezzino, qui:Potresti. * . G. – viaggiatrice – 1905 circa . Sul piano l’aria tremula rivela un monticello informe di nessun colore. Mano sulla fronte a proteggersi, strizza gli occhi e fissa – sa, segugio, che è laggiù un motivo per cui è al mondo. Laggiù, era attesa. Misura già muri, disegna prima d’essere sul posto si ergono nella sua testa affollati qasr. Geometra della compenetrazione. S’innalzano per una forma di amore innato. Vede e sente il brulicare, e le parole, forse anzi è convinta per trascorsa vita. S’appoggia al mulo e girata la testa verso il seguito della carovana fa cenno d’andare avanti. Si accamperanno poi. Dedicato a Gertrude Bell . di Monica Santi, qui:G. – viaggiatrice – 1905 circa. * . ondate . flavio – guardare vampate di acquamorta strappare spazi giornate persone – e io dalla terra del sole e del vento e del sale tremare – mentre è infuriatacatastrofe tra la tua – la nostra – gente – incubo di fango grave come caos naturale o inadempienza dei simili nostri non so – a me però assicura l’assistenza – quella sì – che la tempra di quei luoghi da alla vita dall’interno – la mente che si fa eccellente nella disgrazia dico – generazioni di sfide nella virtù che si attiva – e non si piega nemmeno se il nido diventa l’averno o sembra inverno l’incipit triste di questa stagione che spezza – a chi sa ascoltare – e se va e viene portato dai venti il canto della rovina e il dolore che affina nell’esaudirsi del pianto posticipato – per questo arrivo a te – assente/presente – che quando potrai – vieni a considerare il cielo che comincia a schiudersi – il brillio siderale nell’oscurità – quello che evoca serenità lontano – ma vicino è esplosione – e il coraggio di restare dopo l’orrore andato . di Roberto Fontana, qui:ondate. * . Al termine delle strade . Ci sarà visto che te lo dico alla fine della strada disseminata di bottiglie rotte e cavalli esausti come tanti fari ai nostri occhi allenati a tutto ciò che trema di tutto ciò che si impantana la semplice meraviglia di un tappeto spoglio salvato dalle sconfitte Rideremo là insieme passandoci di mano in mano il sasso tondo della nostra vita e la grande fatica delle nostre valigie . di Barbara Auzou, qui:Au bout des routes / Reprise.
Giocano utopie di fiati ammansiti nel moto effervescente di ragione stondato da sintonie in contrasto. Ingombranti macigni di piombo accumulati nella stiva del pensiero accentuano l'elusione d’ingaggi surreali. Si mescolano a comparse d'amore che vanno e vengono per poi dileguarsi nel nulla. E’ in quel nulla che si perde il palmo della mano inclinato di volta in volta in docili carezze complici di profondi tessuti raddolciti da sguardi emotivi rapiti da un silenzio sovrastante le stagioni capace oscurare il tempo del sole... @Silvia De Angelis
Quasi lacero papavero creatura asettica friabilissima d’un volo sgualcito su argute dita di vento. Assenza totale d’impeto nell’enorme franchigia dovuta alla natura. Solitudine in spicchi di sole nel vuoto che non è confine ma il piegarsi a una ragione inamovibile disarticolata alla pochezza inflitta… vicinissima alla mia cattedrale ove non rivolgo prece…. @Silvia De Angelis
Nell’ormeggio d’una realtà d’echi ubriachi s’adagiano transiti di logica e ribelli schegge su balconi senza luce. Temerarie indagini inseguono fantasmi nella notte sfidando lo spazio temporale che stringe il crepitio di passi. Vacillanti scenografie dell’attimo precipitano su orizzonti surrogato d’enorme malessere ove lo specchio d’acqua muta il fondo tinto di velleità… @Silvia De Angelis
Oscurando pulviscoli d’ingegno fiaccati da irruenti turbe s’amplifica un “non senso” in sospensione su indugi del pensiero. Fluttuano in superficie blande risacche azzurrine nella tematica d’un incorporeo mare stipato su membra quasi dormienti. Dimentiche d’un lontano fortunale svuotato di toni rumorosi e strappi obliqui di luce accatastano manciate di silenzio sul brusio lieve d’occhi d’ebano… @Silvia De Angelis
Scende l’abito discinto strusciando su antiche remore non dissipate Battiti ancestrali di ruvidi graffiti frenano la torsione d’uno sfacciato impulso E’ serrato da un lieve velo nero ammainato da un rantolo di luna precipitata al primo quarto in un fianco d’inferno @Silvia De Angelis
Velata quasi flebile parola nell’ idonea ubicazione narra quanto il suo dire possa esaltare logiche plateali. Lontano e non accolto il suo ritroso da coloro giocolieri nel mietere inganni in quel solco dietro le tempie che accenda soffi di sospetto nella metamorfosi accidentale di luna @Silvia De Angelis
Spinte coniugate in sculture immobili ove la vita non lascia trapelare gestualità alcuna. Nel dissenso avido del tempo si lasciano precipitare giorni nella magia di mele verdi. Velati crediti del passato planano in basso mormorando di mani piacevolmente intrecciate e gomiti lievi alla ricerca di miniature composte d’oro. Ora lo sguardo impallidito manovrato da fili invisibili intravede un’intonazione blu scuro profondo, nascosta agli altri racchiusa in boccioli notturni. @Silvia De Angelis
Nella proiezione d’una realtà sommersa in uno spazio ove contraltano sussurri di parole scivolo silenziosa nel pressappoco d’un limbo ostentato. Sgusciano soffi alternati di paura e incerti ronzii sulle ciglia. Tra dita schiuse mi schermo in un declivio innato d’apatia unico mentore d’un lontano inizio ove s’infrange la schiuma del mare proiettando piedi snudati fra fossili appesi a lontani echi @Silvia De Angelis
In un’inquieta scorribanda di pulsioni lascio trapelare un plancton di fragili memorie ancora in bilico fra le dita e il vento quasi a lasciarle scivolare via nell’oblio di stelle. Invece sono fra l’ala e il guado del pensiero come insistente semicroma che faccia sentire il breve tempo di battuta aperto a un fiore mentre pianga dietro il sole il ciondolio della corolla @Silvia De Angelis
P reamboli di minuscoli bocci R isollevati da un eccedente manto I ncrementano abbracci di primule M iriadi impulsi di rondini A vventurate nella fragilità dell’aria V eicolano intonazioni e lemmi d’amore E manati da atmosfere di mughetto R iflesse nell’essenza di verde muschio A llineata in un sottaciuto aroma
Parole scoscese nel ventre maturo mosse dal remoto manto di gioventù Assenze e tacite ombre assottigliano il mantice d’andare velato d’una scia di rondini assorte nell’inflorescenza d’un petalo nero informe capovolto nel cielo @Silvia De Angelis
Date: 11 aprile 2023Author: alessandria today2 Commenti
Due poesie scelte e inedite della poetessa e scrittrice romana Silvia De Angelis
A cura di Pier Carlo Lava Alessandria today Magazine – Social Media Manager
ARCHI DI VENTO
Idiomi incommensurabili
nella rugiada del mattino
ove lontane sventure
precipitano su manto d’ortiche
promuovendo vividi scampanii
sul davanzale brizzolato
di sculture di ciclamini.
Sulle vertebre l’essenziale
scosta frammenti di desolazione
superstiti d’un gioco pirotecnico
che a volte brucia.
Vive la regia d’un tempo velocissimo
su impronte digitali
inclinate su un far d’acqua che scorre,
scosta la voce rumori istintuali
scolpendo di traverso
archi di vento….
@Silvia De Angelis 2022
IMPROBABILE CHISSA’…
Angeli di vetro
nell’oltremare d’un chissà
vivibile forse
in un dialogo sommesso
nel fortunale a venire.
Danzando dentro occhi
d’una bonaccia improvvisata
si mimetizzano pregiudizi e finzioni
nell’esaltazione di temi nuovi.
Stemperate identità
si pongono all’avanguardia
d’un cielo sconfinato
a suggestive certezze
dentro una massiccia carovana
trainata in silenzio
dal belvedere della notte…
@Silvia De Angelis 2022
Silvia De Angelis è una poetessa, scrittrice e blogger romana. Ha pubblicato diversi libri di poesie che hanno ricevuto premi e riconoscimenti. Il suo stilo è unico e inconfondibile e denota la sua crescita poetica nel tempo sino a raggiungere elevati livelli di grande personalità. Silvia De Angelis è anche e sopratutto una cara amica e una preziosa collaboratrice della redazione di Alessandria Today Magazine.
Le suddette poesie verranno pubblicate sul seguente blog :
http://deangelisilvia.blogspot.it/ inganni velati .
Sue pubblicazioni: CONOSCIAMOLI MEGLIO (poesie dedicate agli animali), CORALLI DI PAROLE INTAGLIATE COL FIATO (poesie varie), SCREZI NEL VENTO (poesie di vari argomenti), N’ANTICCHIA DE’ ROMA MIA (poesie in vernacolo romanesco).
Ha pubblicato otto e-book di vari argomenti sul sito CALAMEO :Calaméo – SGUARDI D’AMORE DI SILVIA DE ANGELIS (calameo.com)
Calaméo – SGUARDI D’AMORE DI SILVIA DE ANGELIS Poesie di vari argomenti www.calameo.com |
Delineata atavica origine distinta razza il cane bassotto. Rasato pelo, esigua statura affinata coda Su allungato capo posano sopracciglia sporgenti arcate. Ornano l'idonea dentatura robuste mascelle. Trasmette suo volto energica vivace espressione. Gli ancestrali antenati bassotto scortar faraoniche guardie 1700 A. C. Nascita variegate specie anche in lungo pelo sviluppano temporali stagioni Manifesta un fiero portamento aggraziate linee seppur sproporzionati arti Ottimo offre compagnia unita a devota affettuosità. Generoso idonea dedica profonda comunicabilità ai bambini. @Silvia De Angelis
Nella sofficità di sconfinate carezze levighi l’incerta mia indocilità annodata a un pegno d’amore che non si disperda nelle reticenze d’un vento ostile. Si attorcigliano cronache sensuali a dubbi sulla punta delle dita accentuati da scalpori taciturni mentre i sensi liberi da garbugli mentali snodino manette segrete a guardia di scabrose voluttà riflesse su capricci d’ombra… @Silvia De Angelis
Scosso quel bricco della mente dall’approdo d’erosioni sanate a fatica. Mobili ascelle premono sull’avambraccio alla ricerca d’un’essenza profumata incastonata nel sofisma del giorno per sconfinare in una gioiosa manfrina che renda soffice il respiro in un infinito si bemolle... @Silvia De Angelis
Si amplificano fogge e geometrie addensando la percezione d’ogni gamma di colore. Vibra la profonda essenza d’un talento esasperato disarcionando per l’occasione antiche remore. Si cattura la forza della vita nell’esclusiva sua gestualità allorchè sfiori immagini elastiche d’imbandite membra fuori dal silenzio della notte nera. @Silvia De Angelis
Occhi che allungano il tiro nel plagio incensurato del tempo giudice sommario di meditate condotte. Si infrangono ciottoli d’abbandoni e ritorni nell’odore del buio ove tutto tace al di fuori d’una goccia costante inabile cadere nella sua pochezza. Eppure diviene trepidante traguardo nel bello indimenticabile ormeggiante dentro apice di sentimento e pelle vividi tra fessure d’ombra che aggirino candele consumate…. @Silvia De Angelis
Si agitano fragilità segrete nel contesto alla deriva ove nuotano assilli e saggi inconcreti. Sotterranei dilemmi divengono enormi nella dolorante frattura quasi inguaribile. Accascia senza rinascita d’affascinanti temi nell’eco labile d’un sapiente avvenire @Silvia De Angelis
Eccellente notturno rapace stupendo ipnotico strigiforme. Territorio nidifica europeo Tipico ruotante tondo capo frontali immobili occhi aranciati. Sfoggia due appariscenti ciuffi Rilevante corpo fiero spicca taciturno volo montando feroci artigli su sensibili vista e udito TEMIBILISSIMO PREDATORE Predilige boschi e piccole pareti rocciose. Intere ingoia prede preferendo piccoli mammiferi Non teme rivali Solitario e stanziale volatile non migratore sofferma personale territorio cacciando notturne ore Affascina suo atavico canto d'amore. Schiusa delle uova piccoli sopravvissuti godono duratura aspettativa di vita @Silvia De Angelis
Scivolo sull’essenza della morte proponendo un patto di resa a cospargere la pelle di parole. Muta a riparare contrasti d’ombre chiede in prestito alla vita taciturna l’eccedenza d’un bagliore. Nella rugiada della prima luce oltre oscure lame di buio medito su sangue e ossa ignorando l’attesa di quell’attimo rosso nascosto che mi sorprenda…. @Silvia De Angelis
Un giro d’inquieto nei contrasti di facciate orme di dinamismi opportuni e ingannevoli. Bocche di vento vibrano in un cielo senza stormi ch’imbarca batteri in platani senza verde. Personaggi alieni a zonzo nella tenuta deserta cercano riposte fuori del manuale d’uso… @Silvia De Angelis
Ringrazio l’autore Flavio Almerighi, di avermi inserito in questa notevole serie di poesie d’autori
Posted on marzo 5, 2023 4 Poveri resti, di rami spolpati dall’inverno. Ossa addolcite da capezzoli verdi. Siete speranza sospesa nell’aria, covi di fate invisibili all’occhio. Ma che importa se il frutto sarà, dove la bocca baciò la scorza. Se speranza sarà, che importa in questa requie. . di Manuela Mori, qui: https://www.facebook.com/manuela.mori.39. Il ferrovecchio Hai del ferro che non usi più? Mi chiese l’autista. Sferzai ricordi e ansia trovai solo ironia. I coltelli non più affilati rifuggono gli inganni restano come parassiti pensieri rassegnati ipotesi che non turbano. Cosa vado a cercare nell’imbarazzo sorridente di un sindaco di campagna? La giustizia, la verità? Il sacro fuoco d’un orgoglio venduto a un simbolo? Lascio ad asciugare la delusione uscita dal profilo sfumato di me infelice vecchia donna che inciampa umidiccia in un battito forsennato. Alle tre arriva la fitta, il risveglio impaurito sferza l’apatia. La tendina del cuore s’agita al passare del notturno desiderio d’eternità. Dovrò cucirne l’orlo, con un filo caldo, di lana e nero. Dovrei smetterla di ripiegarmi e abbassare lo sguardo… Ho sognato di scendere da un ponte attraversare la paura ridendo spargendo fuoco e cenere dubbi a pezzetti da affumicare con delicatezza. Ignorare il leone accucciato accanto ad una tigre è un’arte. di Elisa Falciori, qui: https://elisafalciori.wordpress.com/2023/02/23/il-ferrovecchio/* . I suonatori delle metro Nei sottopassi neri musica… . … il passaggio distratto della vita mescola i colori . scalda una sciarpa al collo. non te ne accorgi.. di Alessandro Rossini, qui: https://www.facebook.com/groups/552232638264518/?multi_permalinks=2547005515453877¬if_id=1677151318383327¬if_t=group_activity&ref=notif . * . Oltre il soffio. Oltre il sipario del vento assaporo un senso incredibile di vuoto. Paia infrangersi sulla nudità del pensiero distante assai dalla morfina blu d’un cielo. E nella percezione monocorde d’un tacito istante traballano lemmi di colori. Inseguono un destriero che galoppi in slarghi del deserto sull’ impronta d’un miraggio incollato allo sguardo nella cadenza d’anni luce dalle voci di labbra che ridono nel frivolo mormorio del fiume…. di Silvia De Angelis, qui: https://quandolamentesisveste.wordpress.com/2023/02/25/oltre-il-soffio/* . L’alba dei lunghi silenzi. Percorrevamo un’alba sterrata che confinava con pozze di bruma e sentivamo le urla del mare che si acquattava dietro la duna. Un sangue chiaro colava dal cielo, come un martirio di vergine bruna, carni straziate e seni di latte e veli azzurri a coprire la luna. Qualunque cosa avessimo dentro l’eterno sbranava in voraci silenzi. E fu così che perdemmo l’amore fra gigli di sabbia e taciute parole e stupefatte ferite nel cuore.. di Silvia Cavalieri, qui: https://silviacavalieri.com/2023/02/24/lalba-dei-lunghi-silenzi/ * . cade facilmente ogni miracolo il solito imprevisto impedisce l’evolversi di un passo splendido un giorno non basta alle scintille per consumarsi e te le porti dentro la testa con tutto il suo chiasso. di Maurizio Manzo, qui: https://www.facebook.com/maurizio61manzo* . Età Sulla vetta dell’Elbrus, quell’estate che passò volando, ruppe la luce E l’incisione di una lunga esile rondine scrisse il tuo nome affinché fosse meglio conosciuto Lidia, Lidia, vedi? Non parliamo Piangeresti mai Come sono scavati dentro di me gli occhi di Dio Sempre senza passaggio e senza corpo Ho sciupato la mia lingua in canti minori per non nasconderlo . La morte si ferma lì.. di SaphilopeS, qui: https://sapholipes.home.blog/2023/03/02/yas/ . * . Adesso vivo in alto in cinquantametri quadri, troppi per una solitudine. Mi manca il giardino l’orto la terra da massaggiare la cura che ogni pianta dava al mio restare. Sono nata di marzo e la primavera mi nasce tra le mani. I fiori in verticale saranno il mio futuro fino a raggiungerti.. di Ileana Zara, qui: https://www.facebook.com/profile.php?id=100001877028070
Dolcissime dune
sono l’ardente scenario
d’un’ indicibile passionalità
da vivere complici.
Mani accalorate
s’intrecciano vogliose
per accrescere lo spasmo
d’un giro di lingua
persa nel solco di denti scolpiti.
Ci si concede a iosa
mischiando aspri nettari
mentre una cascata di coriandoli
sensuali
rapisce l’anima
scostando la realtà
da una torsione di sparsi graffiti
abili lasciar vivere
un selvaggio amplesso di bocca.
@Silvia De Angelis
Oltre il sipario del vento assaporo un senso incredibile di vuoto Paia infrangersi sulla nudità del pensiero distante assai dalla morfina blu d’un cielo. E nella percezione monocorde d’un tacito istante traballano lemmi di colori. Inseguono un destriero che galoppi in slarghi del deserto sull' impronta d’un miraggio incollato allo sguardo nella cadenza d’anni luce dalle voci di labbra che ridono nel frivolo mormorio del fiume… @Silvia De Angelis
Sul piedistallo d’immaginoso un’insperata interferenza… Sul limite d’un sogno vaga col suo artificio più appagante rendendo miope una realtà penzoloni segregata in un angolo come sconcerto. E nella tessitura di quel lieve vaneggiare s’assottiglia la fune del pensiero in quel salto ginnasta d’un rito ideale che faccia di nuovo dolce novella. @Silvia De Angelis
Parole ammorbidite sulle labbra stondano l’effigie di pelle mossa dall’elargizione d’un flautato appiglio. E’ leggiadro rito l’inezia d’amore soffusa sull’apice d’un’odissea di piacere. Su sottigliezza d’un afflato impalpabile leccato d’un lieve mugolio induce a melato nirvana occhieggiante l’universo. @Silvia De Angelis
Tintinnano nel soave sottaciuto le stagioni… una appresso all’altra. S’invaghisce allora il tempo di svelati fregi intinti nell’universo del profondo e su fattezze del volto evaporato di pensieri. Fluttuano nelle domande mute e su solinghe malinconie precipitate nel vuoto d’un remoto antico. E in un valzer d’aria si disperdano impronte digitali nel dissenso d’una consapevolezza vaga che scorra senza retrocessione alcuna afferrando il verso della vita. @Silvia De Angelis
Rilevante dimensione assoggetta airone cinerino a diversità dai consanguinei accentuata da splendida livrea grigio cenere Radiosa primavera dona corallati toni al becco giallastro e alle brune zampe A frequentar si diletta stagni, risaie e costemarine evidenziando immobile stabilità tramutata in fulmineo balzo nel catturar rane, rettili, piccoli molluschi Nidificare ama in intense colonie prediligendo alberi d'alto fusto situati nel nord Europa riscontrando per gelo elevato tasso mortalità Immensa capacità recupero delinea il carattere della specie diffusissima e sempre in crescendo ad allietare sfondi naturali @Silvia De Angelis
S’asciuga la notte nello sguardo assente privato di scintille pirotecniche e schiusi eloqui preziosi nel contraltare vellutato. S’oppone uno sfibrato silenzio… un quasi abbandono d’un nulla che sfinisce. Inatteso affiora un senso di riscatto nel rumore di sciacqui mossi da corrente blu connessa al centro del corpo. S’innescano libertà pura godimento battito infinito luce... @Silvia De Angelis
E’ nella proiezione d'un riflesso alternativo lo sfiorare d'onde calme d'esistenza attirano docili penombre in quella piazza muta ove si rincorrono al di là di sguardi altrui... i segreti (nel buio immenso brillano di luce propria in quel frizzo d'adrenalina che scatenano misto a fumi d'arcano) Celati fanno capolino al rabbuiare del sole nello scantinato al sapor di ceralacca catturando quell'intrinseco baleno che sprizza invincibilità a musicare una nota in più nell'accordo che intona... @Silvia De Angelis
All’angolo d’uno sbadiglio si cela la replica d’un desiderio messo a tacere nel semibuio d’un sogno antico. Mani d’ombra carezzano monosillabi di pori raddolciti velando tempre immaginose d’amore al di fuori di ruvide tempeste che in silenzio in un mancino rimbalzo artigliano la vita @Silvia De Angelis
Sui miei occhi bende discostate per assaporare flash della tua presenza. E’ remota dai tempi degli sguardi ma ancor sa meditare di fibrillanti carezze di ciglia mosse da un alito d’animata follia. Morde dolci inquietudini sulla tremula linea di respiro quasi indissolubile pur essendo in bilico su alture d’orizzonte. Ne supera la maestà nel suo rilasciare morbida impronta digitale nelle caviglie ansimanti ch’eguagliano quasi la curva del vento @Silvia De Angelis
Nell’eventualità che interferenze irriverenti diano impulso a un soggiacere di mani mobili s’appiattisce il bandire teatralità impulsive che governino ore del giorno. Incenerite da fuochi del profondo che sappiano intrattenere un astio tramandato sorge un’incapacità di trasmettere ai polsi la direzionalità di gesti tonanti adottati da riflessi di silenzio. @Silvia De Angelis
Peduncoli reclinati sull’orma d’una cromatica potestà rinascono su fiori di carta. Orgia di pennelli talentuosi coricati su logica ansante d’un immaginoso fragile donano essenzialità al respiro. Luce ritrovata nella severità del buio proietta ciocche di colore capaci sminuire l’orma di paura rifugiata nel pozzo nero dopo la caduta a picco nel sogno… @Silvia De Angelis
Notevole chiazza bianca a sfiorare la gorgia e setoso manto oscuro come la pece sensibilizzano i tratti d’un solitario mustelìde. Son solchi spogli in desertiche pianure e rocce accidentate in curvature montuose ad accentuare iridi accese della faina nell’impatto controluce. La dimenticanza del giorno nel blu di notti mute pone predilezione a feroci agguati nel balzo repentino alla nuca della preda suggendone il sangue mentre l’orizzonte di cielo e terra mescolati si fa invisibile @Silvia De Angelis
Inaspettata fanfara rumoreggiante su davanzale aperto alle fauci del giorno. Sancisce una volontà diversa dal crisma motivato nell’attimo. Consapevolezze e ironie si scambiano inusuali ritmi alla ricerca d’un talento dolce/amaro stupefacente. Disegnerà bocci di magnolia cangianti nel retrovia del pensiero divenuto crepitio d’umore come disfatta d’un dolo… @Silvia De Angelis
Sterzo su evolute trazioni del presente lasciando scivolare nessi scomodi al respiro nel risveglio d’una luce fioca. Svuotata di conforto supero incognite gravose nella bocca che aggiunge respiri all’ugola vogliosa d’un canto originale. Dita impalpabili si muovono a sorreggere codici svelati nelle mani solide sognanti carichi di fiducia oltre segrete tane. @Silvia De Angelis
Quel lembo di stoffa s’accartoccia e s’appiattisce sulla pelle che pulsa. Aderenti alla bocca dell’anima vibrazioni di carne fan gioco di vita nella voglia annunciata di catturare emozioni celate nell’orma primitiva d’istinto. Esca nella sua primordiale essenza quell’energia vitale addensata dietro aride file di bambù per approdare a fenomenali ingaggi di cielo e mare ove attingere anni di vento e impulsi di sole per oltrepassare e vivere oltre la linea d’un amplesso d’amore. @Silvia De Angelis
Piombi calcano pesi su fragile tulle d’alba. Tracciati invisibili sfilacciano cattedrali in controluce nella collisione di presagi veggenti tortuose gincane. Colpi di frusta incidono indizi di nuove speranze sgretolate su bocci di mirtilli e rosmarini dispersi in un fortunale onirico ove l’oscurità dissuasa era luce nel palmo della mano. @Silvia De Angelis
Sospende trame avvincenti l’artefice di giorni cantastorie invaghito di ceselli esilaranti. Assottiglia fanfare rumorose nel palco sottovoce mitigato dall’andare stanco di consumati manichini. Inciampano nella mezzaluce d’un retrobottega insonne ciondolando su abiti slabbrati nel monologo roco rigurgito di castelli colorati.. @Silvia De Angelis
Ringrazio l'autore Flavio Almerighi per avermi gentilmente inserito in questo bouquet natalizio di autori di poesie La mia vita senza me . Viaggiare, partire senza una meta o un appuntamento Rimani da sola o tra di noi È ancora molto presto, aspetta! Non sono pronta per domani . Un’altra tazza di tè caldo La felicità a volte sembra così falsa Spostare, reimballare Non ho più tempo per queste sciocchezze . Devi crescere in fretta ed è un peccato Alcune cose si perdono con l’età All’improvviso chiudo gli occhi e me ne vado E per la prima volta, immagino la mia vita senza me. . di Filipa Moreira Da Cruz, qui: https://demalinhapronta.wordpress.com/2022/12/14/ma-vie-sans-moi-2/ . * . Non è un conto di sillabe, questa danza in punta di penna. È la parte buona, il sorriso che non rammentavo di avere. La parte nascosta, quella che doveva dormire, ben coperta. Tra le mie parole, le tue, hanno un posto di sole e luna piena. Le richiamo, nelle sere di cielo freddo. Le attendo, come si attende un bacio. . di Laura Segantini, qui: https://www.facebook.com/laura.segantini.96 . * . Così . è così, è così, senza uscita, l’ombra è diventata tutto, è così, è così, si sono ispessite le cose, l’ombra è diventata tutto, senza uscita, senza meta, senza nuova vasta vita, così, così, un dilagato contrappasso all’entusiasmo, che ci portava in avanti verso quella luce, verso quest’ombra senza metafore verso quest’ultimo verso, verso quest’ultima stasi . di Daniele Barbieri, qui: https://ancoraunaltrome.wordpress.com/2022/12/18/replay-cosi-2/?fbclid=IwAR2EFX5juMQnu-LFzZ0C-VKsEK1KMlYieunlDz19Gr28tN_KQVvyhxF2ewg . * . Mentre Dio lavora, io siedo e sto al piano di sotto. . A volte, una penna cade e sentiamo la bocca semiaperta allargarsi quasi quanto un collo. . Parlando così bene ovunque, in un’altra bocca, con un’altra faccia e sorriso e capelli . e continua così . di Matt Taggart, qui: https://mtaggartwriter.wordpress.com/2022/07/17/poem-415/ . * . Farfalle Forse tu lo sapevi già quando non hai più volato e i numeri non piegarono più il cielo ai pezzi smontati del tuo aliante, ci sono scivolate dalle mani le bandiere e ora i manifesti sono in mostra nelle periferie nostalgiche a tempo perso, ti scrivo perché ti ho rivisto, quaderno e lapis, al mercato in riva all’Ellero a Mondovì, entrambi distratti da una farfalla. . di Cipriano Gentilino, qui: https://lucaniart.wordpress.com/2022/12/19/poesie-di-cipriano-gentilini/ . * . Una possibile luce . Andature convulse nella cattedrale febbricitante su doni irti di pensieri addomesticati all’evento di fine dicembre. Svogliature e desideri inciampano su cuscini riposti al confine d’un sogno trovando una possibile luce sulla ruota che si muove. Il rosso sgargiante di coccarde e cartoni fa rumore nello stare labile d’un battito di ciglia sfogliate su profilo d’infanzia ricorrente nei suoni raddolciti. Nel profilo dell’attimo soggiacciono parole d’amore distanti dalla paura d’un temporale a venire… . di Silvia De Angelis, qui: https://www.facebook.com/silvia.deangelis.54 . * . Passante . Complessità a parte o finta ingenuità, o una miriade di altre posture i pedoni si animano in corrispondenza di incroci molto frequentati e allo stesso modo vicoli dimenticati, le nostre vite improbabili s’incrociano di nuovo. . Mentre la memoria già ha abbandonato il contenuto della telefonata precedente, non così questa immagine con il tuo essere e lo sguardo, il tuo sguardo inquietante, trattenuto solo per un secondo, racchiude la grazia tirannica con cui disegniamo la vita, no, con cui travasiamo la vita, continuamente. . Il tuo sguardo inquietante non ha convinto nessuno dei due del respiro successivo né iscritto alle convenzioni presunte, né messo a nudo la crudezza di una guerra nel mezzo della tipica ora di punta. . Non imparerò mai il contesto, ma seppi all’istante che i tuoi occhi avevano appena visto, siamo diretti alla resa dei conti con la morte. . Per fortuna mi sono ricordato, debbo prendere qualcosa da asporto sulla via di casa. Ecco di cosa parlava l’ultima chiamata. . di Richard Reeve, qui: . * . Non sei dei loro . nel chiuso della stanza o di pomeriggio nel sole da un po’ ti sorprendono a parlare coi morti – questi non tornano e tu non sei dei loro -ancora- sono spirito (ma di essi poco si sa) -ubiqui ti leggono il pensiero ea volte gioca con le nuvole – quando nelle tue pareidolie ti pare ravvisarli . di Felice Serino, qui: https://questallumaredanima.wordpress.com/2022/12/23/non-sei-dei-loro-2/ .
Incisioni sulla pelle nella linea che s’incurva lasciando un fremito dolente su ventre ceduto alla fiamma. Mozioni tenute a bada nella matrice che scandisce passi sul tempo affusolato d’un narciso. Abbaglia voci antagoniste nell’inganno senza licenza scivolato su trucchi non riusciti… @Silvia De Angelis