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GIOIELLI RUBATI 250 : NEUS BONET I SALA-MASSIMO RIZZANTE-ACHILLE SCHIAVONE-SILVIA DE ANGELIS-DONATELLA PEZZINO-MONICA SANTI-ROBERTO FONTANA-BARBARA AUZOU

Ringrazio l’autore Flavio Almerighi per avermi inserito in questa rosa d’autori

Posted on Maggio 28, 2023
Col tempo
.
Col tempo
ho imparato che non tutto è bianco o nero
che ci sono grigi se apri la mente.
Col tempo
non ho smesso di sognare
ebbene, il giorno in cui non sognerò più,
il mio bambino interiore sarà scomparso.
Col tempo
ho imparato a godermi l’attimo
senza pensare a ciò che è successo
o al tempo in cui accadrà.
.
di Neus Bonet I Sala, qui:
CON EL PASO DEL TIEMPO…
. * . Una Lettera . in maggio la selvaggina crepitava sul fuoco poi gli inni alla gioia dei berliner si sono confusi ai pianti sugli imperi dissolti ti scrivevo, qui in questa palude di principi ranocchi non si è salvato né l’odio per i libretti rossi né il marasma degli innamorati: l’estinzione della Storia infiamma le folle come ai primi fiocchi di manna nel deserto del Sinai le carni gonfie di birra immortalate dai cameramen urlano heimat! heimat! al macello degli sguardi (da: Lettere d’amore e altre rovine) . di Massimo Rizzante, qui:
Una lettera
. * . Possano . Possano spalancarsi i pensieri sbracciarsi le parole con ritagli di desideri ricolmarsi gli occhi Con trabocco di respiri dilatare le narici del cuore riempire polmoni di fratellanza inspirare benevolenza lasciare andare rancore Possano le nuvole disegnare abbracci nel cielo le stelle parlarci di favole la luna abbandonarci ai sogni. . di Achille Schiavone, qui:
POSSANO …
. * . Nell’immenso infinito . Perfetta meccanica racchiusa nel perimetro d’un estro personale mosso da eventi inaspettati a cui assoggettare il pensiero. Si scivolerà senza rumore sulla linea del tempo ignorandone gli oscuri echi. Resi lucenti da un’accentuata suggestione annulleranno briciole d’ombra di luna sospinte dal soffio d’una presenza interiore vacante nell’immenso infinito . @Silvia De Angelis, qui: https://www.facebook.com/silvia.deangelis.54 . * . Potresti attutire il rumore che faccio cadendo; con le mani invece rabbocchi quello che non manca e mi peschi a caso dal sacco delle foglie. Ho voglia di liquirizia: ma non ricordo più la strada che porta alle tue tasche. Sotto la lampadina a risparmio si diventa letargici, ragionando d’uva buona e del mare sotto i treni e delle lenti da lettura che ti sperdi per casa. Fuori l’ autunno ostenta certi fiori piccoli che quando li calpesti fanno un silenzio odoroso e impotente; ma tanto, mi dici, verrà la pioggia a lavare via la terra nera dal mandorlo . di Donatella Pezzino, qui:
Potresti
. * . G. – viaggiatrice – 1905 circa . Sul piano l’aria tremula rivela un monticello informe di nessun colore. Mano sulla fronte a proteggersi, strizza gli occhi e fissa – sa, segugio, che è laggiù un motivo per cui è al mondo. Laggiù, era attesa. Misura già muri, disegna prima d’essere sul posto si ergono nella sua testa affollati qasr. Geometra della compenetrazione. S’innalzano per una forma di amore innato. Vede e sente il brulicare, e le parole, forse anzi è convinta per trascorsa vita. S’appoggia al mulo e girata la testa verso il seguito della carovana fa cenno d’andare avanti. Si accamperanno poi. Dedicato a Gertrude Bell . di Monica Santi, qui:
G. – viaggiatrice – 1905 circa
. * . ondate . flavio – guardare vampate di acquamorta strappare spazi giornate persone – e io dalla terra del sole e del vento e del sale tremare – mentre è infuriatacatastrofe tra la tua – la nostra – gente – incubo di fango grave come caos naturale o inadempienza dei simili nostri non so – a me però assicura l’assistenza – quella sì – che la tempra di quei luoghi da alla vita dall’interno – la mente che si fa eccellente nella disgrazia dico – generazioni di sfide nella virtù che si attiva – e non si piega nemmeno se il nido diventa l’averno o sembra inverno l’incipit triste di questa stagione che spezza – a chi sa ascoltare – e se va e viene portato dai venti il canto della rovina e il dolore che affina nell’esaudirsi del pianto posticipato – per questo arrivo a te – assente/presente – che quando potrai – vieni a considerare il cielo che comincia a schiudersi – il brillio siderale nell’oscurità – quello che evoca serenità lontano – ma vicino è esplosione – e il coraggio di restare dopo l’orrore andato . di Roberto Fontana, qui:
ondate
. * . Al termine delle strade . Ci sarà visto che te lo dico alla fine della strada disseminata di bottiglie rotte e cavalli esausti come tanti fari ai nostri occhi allenati a tutto ciò che trema di tutto ciò che si impantana la semplice meraviglia di un tappeto spoglio salvato dalle sconfitte Rideremo là insieme passandoci di mano in mano il sasso tondo della nostra vita e la grande fatica delle nostre valigie . di Barbara Auzou, qui:
Au bout des routes / Reprise
.
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COMPARSE ENIGMATICHE

Giocano utopie  di fiati ammansiti
nel moto effervescente di ragione
stondato da sintonie in contrasto.
Ingombranti macigni di piombo
accumulati nella stiva del pensiero
accentuano l'elusione d’ingaggi surreali.
Si mescolano a comparse d'amore che vanno e vengono
per poi dileguarsi nel nulla.

E’ in quel nulla che si perde il palmo della mano
inclinato di volta in volta in docili carezze
complici di profondi tessuti raddolciti da sguardi emotivi
rapiti da un silenzio sovrastante le stagioni 
capace oscurare il tempo del sole...
@Silvia De Angelis
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VICINISSIMA

Quasi lacero
papavero
creatura asettica
friabilissima
d’un volo sgualcito
su argute dita di vento.
Assenza totale d’impeto
nell’enorme franchigia
dovuta alla natura.
Solitudine in spicchi di sole
nel vuoto che non è confine
ma il piegarsi 
a una ragione inamovibile
disarticolata
alla pochezza inflitta…
vicinissima alla mia cattedrale
ove non rivolgo prece….
@Silvia De Angelis 
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SCENARI D’EPOCA

Nell’ormeggio d’una realtà d’echi ubriachi
s’adagiano transiti di logica e ribelli schegge
su balconi senza luce.
Temerarie indagini
inseguono fantasmi nella notte
sfidando lo spazio temporale
che stringe il crepitio di passi.
Vacillanti scenografie dell’attimo
precipitano su orizzonti
surrogato d’enorme malessere
ove lo specchio d’acqua
muta il fondo tinto di velleità…
@Silvia De Angelis 
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OSCURANDO IL PENSIERO

Oscurando pulviscoli d’ingegno
fiaccati da irruenti turbe
s’amplifica un “non senso”
in sospensione su indugi del pensiero.
Fluttuano in superficie
blande risacche azzurrine
nella tematica d’un incorporeo mare
stipato su membra quasi dormienti.
Dimentiche d’un lontano fortunale
svuotato di toni rumorosi
e strappi obliqui di luce
accatastano manciate di silenzio
sul brusio lieve d’occhi d’ebano…
@Silvia De Angelis 
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RANTOLO DI LUNA

Scende
l’abito discinto
strusciando
su antiche remore
non dissipate
Battiti ancestrali
di ruvidi graffiti
frenano la torsione
d’uno sfacciato impulso
E’ serrato da un lieve velo nero
ammainato
da un rantolo di luna
precipitata
al primo quarto
in un fianco d’inferno
@Silvia De Angelis 
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LA PAROLA DELL’OCCASIONE

Velata
quasi flebile parola
nell’ idonea ubicazione
narra
quanto il suo dire
possa esaltare
logiche plateali.
Lontano
e  non accolto il suo ritroso
da  coloro
giocolieri nel mietere inganni 
in quel  solco dietro le tempie
che accenda
soffi di sospetto 
nella metamorfosi accidentale di luna
@Silvia De Angelis 
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MAGIA DI MELE VERDI

Spinte coniugate
in sculture immobili
ove la vita non lascia trapelare
gestualità alcuna.
Nel dissenso avido del tempo
si lasciano  precipitare giorni
nella magia di mele verdi.
Velati crediti del passato
planano in basso
mormorando di mani
piacevolmente intrecciate
e gomiti lievi alla ricerca
di miniature composte d’oro.
Ora lo sguardo impallidito
manovrato da fili invisibili
intravede un’intonazione
blu scuro profondo, nascosta agli altri
racchiusa in boccioli notturni.
@Silvia De Angelis 
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LONTANI ECHI

Nella proiezione d’una realtà
sommersa in uno spazio
ove contraltano sussurri di parole
scivolo
silenziosa
nel pressappoco d’un limbo ostentato.
Sgusciano soffi alternati di paura
e incerti ronzii sulle ciglia.
Tra dita schiuse
mi schermo in un declivio innato d’apatia
unico mentore d’un  lontano inizio
ove s’infrange la schiuma del mare
proiettando piedi snudati
fra fossili appesi a lontani echi
@Silvia De Angelis 

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FRA LE DITA E IL VENTO

In un’inquieta scorribanda di pulsioni
lascio trapelare un plancton di fragili memorie
ancora in bilico
fra le dita e il vento
quasi a lasciarle scivolare via nell’oblio di stelle.
Invece sono fra l’ala e il guado del pensiero
come insistente semicroma
che faccia sentire il breve tempo di battuta
aperto a un fiore
mentre pianga
dietro il sole
il ciondolio della corolla
@Silvia De Angelis 
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PRIMAVERA (acrostico)

P reamboli di minuscoli bocci
R isollevati da un eccedente manto
I ncrementano abbracci di primule 
M iriadi impulsi di rondini
A vventurate nella fragilità dell’aria
V eicolano intonazioni e lemmi d’amore
E manati da atmosfere di mughetto
R iflesse nell’essenza di verde  muschio
A llineata in un sottaciuto aroma




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CAPOVOLTO

Parole scoscese
nel ventre maturo
mosse 
dal remoto manto di gioventù
Assenze
e tacite ombre
assottigliano il mantice d’andare
velato d’una scia di rondini
assorte nell’inflorescenza d’un petalo nero
informe
capovolto nel cielo
@Silvia De Angelis
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RINGRAZIO IL BLOGGER PIER CARLO LAVA PER QUESTO POST

Due poesie scelte e inedite della poetessa e scrittrice romana Silvia De Angelis

Date: 11 aprile 2023Author: alessandria today2 Commenti

Due poesie scelte e inedite della poetessa e scrittrice romana Silvia De Angelis

A cura di Pier Carlo Lava Alessandria today Magazine – Social Media Manager

ARCHI DI VENTO

Idiomi incommensurabili

nella rugiada del mattino

ove lontane sventure

precipitano su manto d’ortiche

promuovendo vividi scampanii

sul davanzale brizzolato

di sculture di ciclamini.

Sulle vertebre l’essenziale

scosta frammenti di desolazione

superstiti d’un gioco pirotecnico

che a volte brucia.

Vive la regia d’un tempo velocissimo

su impronte digitali

inclinate su un far d’acqua che scorre,

scosta la voce rumori istintuali

scolpendo di traverso

archi di vento….

@Silvia De Angelis 2022

IMPROBABILE CHISSA’…

Angeli di vetro 

nell’oltremare d’un chissà

vivibile forse

in un dialogo sommesso

nel fortunale a venire.

Danzando dentro occhi

d’una bonaccia improvvisata

si mimetizzano pregiudizi e finzioni

nell’esaltazione di temi nuovi.

Stemperate identità

si pongono all’avanguardia

d’un cielo sconfinato

a suggestive certezze

dentro una massiccia carovana

trainata in silenzio

dal belvedere della notte…

@Silvia De Angelis 2022

Silvia De Angelis è una poetessa, scrittrice e blogger romana. Ha pubblicato diversi libri di poesie che hanno ricevuto premi e riconoscimenti. Il suo stilo è unico e inconfondibile e denota la sua crescita poetica nel tempo sino a raggiungere elevati livelli di grande personalità. Silvia De Angelis è anche e sopratutto una cara amica e una preziosa collaboratrice della redazione di Alessandria Today Magazine.

Le suddette poesie verranno pubblicate sul seguente blog :  

http://deangelisilvia.blogspot.it/ inganni velati .

Sue pubblicazioni: CONOSCIAMOLI MEGLIO (poesie dedicate agli animali), CORALLI DI PAROLE INTAGLIATE COL FIATO (poesie varie), SCREZI NEL VENTO (poesie di vari argomenti), N’ANTICCHIA DE’ ROMA MIA (poesie in vernacolo romanesco).

Ha pubblicato otto e-book di vari argomenti sul sito CALAMEO :Calaméo – SGUARDI D’AMORE DI SILVIA DE ANGELIS (calameo.com)

Calaméo – SGUARDI D’AMORE DI SILVIA DE ANGELIS Poesie di vari argomenti www.calameo.com

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CANE BASSOTTO

Delineata atavica origine
distinta razza il cane bassotto.
Rasato pelo, esigua statura
affinata coda

Su allungato capo
posano
sopracciglia sporgenti arcate.
Ornano l'idonea dentatura
robuste mascelle.
Trasmette suo volto
energica
vivace espressione.

Gli ancestrali antenati bassotto
scortar faraoniche guardie 1700 A. C.
Nascita variegate specie
anche in lungo pelo
sviluppano temporali stagioni

Manifesta un fiero portamento
aggraziate linee
seppur
sproporzionati arti

Ottimo offre compagnia
unita a devota affettuosità.
Generoso
idonea
dedica
profonda comunicabilità ai bambini.
@Silvia De Angelis
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SULLA PUNTA DELLE DITA

Nella sofficità
di sconfinate carezze
levighi
l’incerta mia indocilità
annodata a un pegno d’amore
che non si disperda
nelle reticenze d’un vento ostile.
Si attorcigliano cronache sensuali
a dubbi sulla punta delle dita
accentuati da scalpori taciturni
mentre i sensi
liberi da garbugli mentali
snodino manette segrete
a guardia di scabrose voluttà
riflesse su capricci d’ombra…
@Silvia De Angelis
 
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SOFISMA DEL GIORNO

Scosso
quel bricco della mente
dall’approdo d’erosioni
sanate a fatica.
Mobili ascelle
premono sull’avambraccio
alla ricerca d’un’essenza profumata
incastonata nel sofisma del giorno
per sconfinare
in una gioiosa manfrina
che renda soffice il respiro
in un infinito si bemolle...
@Silvia De Angelis 
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FUORI DALLA NOTTE NERA

Si amplificano
fogge e geometrie
addensando la percezione
d’ogni gamma di colore.
Vibra la profonda essenza
d’un talento esasperato
disarcionando
per l’occasione
antiche remore.	
Si cattura la forza della vita
nell’esclusiva sua  gestualità	
allorchè sfiori
immagini elastiche 
d’imbandite membra
fuori dal silenzio
della notte nera.
@Silvia De Angelis
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TRA FESSURE D’OMBRA

Occhi che allungano il tiro
nel plagio incensurato del tempo
giudice sommario di meditate condotte.
Si infrangono ciottoli d’abbandoni e ritorni
nell’odore  del buio
ove tutto tace al di fuori d’una goccia costante
inabile cadere nella sua pochezza.
Eppure diviene trepidante traguardo
nel bello indimenticabile
ormeggiante dentro
apice di sentimento e pelle
vividi tra fessure d’ombra
che aggirino candele consumate….
@Silvia De Angelis 
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LABILE ECO

Si agitano
fragilità segrete
nel contesto alla deriva
ove nuotano assilli 
e saggi inconcreti.
Sotterranei dilemmi
divengono enormi
nella dolorante frattura
quasi inguaribile.
Accascia
senza rinascita
d’affascinanti temi
nell’eco labile d’un sapiente avvenire
@Silvia De Angelis 

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GUFO REALE

Eccellente
notturno rapace
stupendo ipnotico
strigiforme.
Territorio
nidifica
europeo

Tipico
ruotante 
tondo capo
frontali
immobili occhi
aranciati.
Sfoggia
due appariscenti ciuffi

Rilevante corpo
fiero
spicca 
taciturno volo
montando
feroci artigli
su sensibili
vista e udito

TEMIBILISSIMO PREDATORE

Predilige boschi 
e piccole pareti rocciose.
Intere ingoia prede
preferendo
piccoli mammiferi
Non teme rivali

Solitario 
e stanziale volatile
non migratore
sofferma 
personale territorio
cacciando notturne ore

Affascina
suo atavico
canto d'amore.
Schiusa delle uova
piccoli sopravvissuti
godono duratura
aspettativa di vita
@Silvia De Angelis 
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ATTIMO ROSSO

Scivolo sull’essenza della morte
proponendo un patto di resa
a cospargere la pelle di parole.
Muta a riparare contrasti d’ombre
chiede in prestito alla vita taciturna
l’eccedenza d’un bagliore.
Nella rugiada della prima luce
oltre oscure lame di buio
medito su sangue e ossa
ignorando l’attesa di quell’attimo rosso
nascosto
che mi sorprenda….
@Silvia De Angelis 
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FUORI DEL MANUALE

Un giro d’inquieto
nei contrasti di facciate
orme di dinamismi
opportuni e ingannevoli.
Bocche di vento vibrano
in un cielo senza stormi
ch’imbarca batteri
in platani senza verde.
Personaggi alieni
a zonzo nella tenuta deserta
cercano riposte
fuori del manuale d’uso…
@Silvia De Angelis 
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Gioielli Rubati 238: Manuela Mori – Elisa Falciori – Alessandro Rossini – Silvia de Angelis – Silvia Cavalieri – Maurizio Manzo – SaphilopeS – Ileana Zara.

Ringrazio l’autore Flavio Almerighi, di avermi inserito in questa notevole serie di poesie d’autori

Posted on marzo 5, 2023 
4
Poveri resti,
di rami spolpati dall’inverno.
Ossa addolcite da capezzoli verdi.
Siete speranza sospesa nell’aria,
covi di fate invisibili all’occhio.
Ma che importa se il frutto sarà,
dove la bocca baciò la scorza.
Se speranza sarà, che importa
in questa requie.
.
di Manuela Mori, qui:
https://www.facebook.com/manuela.mori.39.
Il ferrovecchio
Hai del ferro che non usi più?
Mi chiese l’autista.
Sferzai ricordi e ansia
trovai solo ironia.
I coltelli non più affilati
rifuggono gli inganni
restano come parassiti
pensieri rassegnati
ipotesi che non turbano.
Cosa vado a cercare
nell’imbarazzo sorridente
di un sindaco di campagna?
La giustizia, la verità?
Il sacro fuoco d’un orgoglio
venduto a un simbolo?
Lascio ad asciugare la delusione
uscita dal profilo sfumato di me
infelice vecchia donna
che inciampa umidiccia
in un battito forsennato.
Alle tre arriva la fitta,
il risveglio impaurito
sferza l’apatia.
La tendina del cuore s’agita
al passare del notturno
desiderio d’eternità.
Dovrò cucirne l’orlo, con un filo
caldo, di lana e nero.
Dovrei smetterla di ripiegarmi
e abbassare lo sguardo…
Ho sognato di scendere da un ponte
attraversare la paura ridendo
spargendo fuoco e cenere
dubbi a pezzetti da affumicare
con delicatezza. Ignorare il leone
accucciato accanto ad una tigre
è un’arte.
di Elisa Falciori, qui:
https://elisafalciori.wordpress.com/2023/02/23/il-ferrovecchio/*
.
I suonatori delle metro
Nei sottopassi neri
musica…
.
… il passaggio distratto
della vita
mescola i colori
.
scalda
una sciarpa al collo.
non te ne accorgi..
di Alessandro Rossini, qui:
https://www.facebook.com/groups/552232638264518/?multi_permalinks=2547005515453877¬if_id=1677151318383327¬if_t=group_activity&ref=notif
.
*
.
Oltre il soffio.
Oltre il sipario del vento
assaporo
un senso incredibile di vuoto.
Paia infrangersi
sulla nudità del pensiero
distante assai dalla morfina blu d’un cielo.
E nella percezione monocorde
d’un tacito istante
traballano lemmi di colori.
Inseguono un destriero
che galoppi
in slarghi del deserto
sull’ impronta d’un miraggio
incollato allo sguardo
nella cadenza d’anni luce
dalle voci di labbra
che ridono nel frivolo mormorio del fiume….
di Silvia De Angelis, qui:
https://quandolamentesisveste.wordpress.com/2023/02/25/oltre-il-soffio/*
.
L’alba dei lunghi silenzi.
Percorrevamo un’alba sterrata
che confinava con pozze di bruma
e sentivamo le urla del mare
che si acquattava dietro la duna.
Un sangue chiaro colava dal cielo,
come un martirio di vergine bruna,
carni straziate e seni di latte
e veli azzurri a coprire la luna.
Qualunque cosa avessimo dentro
l’eterno sbranava in voraci silenzi.
E fu così che perdemmo l’amore
fra gigli di sabbia e taciute parole
e stupefatte ferite nel cuore..
di Silvia Cavalieri, qui:
https://silviacavalieri.com/2023/02/24/lalba-dei-lunghi-silenzi/
*
.
cade facilmente ogni miracolo
il solito imprevisto impedisce
l’evolversi di un passo splendido
un giorno non basta alle scintille
per consumarsi e te le porti
dentro la testa con tutto il suo chiasso.
di Maurizio Manzo, qui:
https://www.facebook.com/maurizio61manzo*
.
Età
Sulla vetta dell’Elbrus,
quell’estate che passò volando, ruppe la luce
E l’incisione di una lunga esile rondine
scrisse il tuo nome affinché fosse meglio conosciuto
Lidia, Lidia, vedi? Non parliamo
Piangeresti mai
Come sono scavati dentro di me gli occhi di Dio
Sempre senza passaggio e senza corpo
Ho sciupato la mia lingua in canti minori per non nasconderlo
.
La morte si ferma lì..
di SaphilopeS, qui:
https://sapholipes.home.blog/2023/03/02/yas/
.
*
.
Adesso vivo in alto
in cinquantametri quadri,
troppi per una solitudine.
Mi manca il giardino l’orto
la terra da massaggiare
la cura che ogni pianta
dava al mio restare.
Sono nata di marzo
e la primavera mi nasce
tra le mani. I fiori in verticale
saranno il mio futuro
fino a raggiungerti..
di Ileana Zara, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100001877028070
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D U N E

Dolcissime dune 
sono l’ardente scenario
d’un’ indicibile passionalità
da vivere complici.
Mani accalorate
s’intrecciano vogliose
per accrescere lo spasmo
d’un giro di lingua
persa nel solco di denti scolpiti.
Ci si concede a iosa
mischiando aspri nettari
mentre una cascata di coriandoli
sensuali
rapisce l’anima
scostando la realtà
da una torsione di sparsi graffiti
abili lasciar vivere
un selvaggio amplesso di bocca.
@Silvia De Angelis

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OLTRE IL SOFFIO

Oltre il sipario del vento
assaporo
un senso incredibile di vuoto
Paia infrangersi 
sulla nudità del pensiero
distante assai dalla morfina blu d’un cielo.
E nella percezione monocorde
d’un tacito istante
traballano lemmi di colori.
Inseguono  un destriero
che galoppi 
in slarghi del deserto
sull' impronta d’un miraggio
incollato allo sguardo
nella cadenza d’anni luce
dalle voci di labbra
che ridono nel frivolo mormorio del fiume…
@Silvia De Angelis
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DOLCE NOVELLA

Sul piedistallo d’immaginoso
un’insperata interferenza…
Sul limite d’un sogno
vaga
col suo artificio più appagante
rendendo miope
una realtà penzoloni 
segregata
in un angolo
come sconcerto.
E nella tessitura
di quel lieve vaneggiare
s’assottiglia 
la fune del pensiero
in quel salto
ginnasta
d’un rito ideale
che faccia di nuovo
dolce novella.
@Silvia De Angelis
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LEGGIADRO RITO

Parole ammorbidite sulle labbra
stondano l’effigie di pelle
mossa dall’elargizione 
d’un flautato appiglio.
E’ leggiadro rito
l’inezia d’amore
soffusa sull’apice d’un’odissea di piacere.
Su sottigliezza
d’un afflato impalpabile
leccato d’un lieve mugolio
induce a melato nirvana
occhieggiante l’universo.
@Silvia De Angelis 

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IL VERSO DELLA VITA

Tintinnano
nel soave sottaciuto
le stagioni…
una appresso all’altra.
S’invaghisce allora il tempo
di svelati fregi
intinti nell’universo del profondo
e su fattezze del volto
evaporato di pensieri.
Fluttuano nelle domande mute
e su solinghe malinconie
precipitate nel vuoto
d’un remoto antico.
E in un valzer d’aria
si disperdano impronte digitali
nel dissenso 
d’una consapevolezza vaga
che scorra senza retrocessione alcuna
afferrando il verso della vita.
@Silvia De Angelis

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AIRONE CINERINO

Rilevante dimensione
assoggetta airone cinerino
a diversità dai consanguinei
accentuata da splendida livrea
grigio cenere

Radiosa primavera
dona corallati toni al becco giallastro
e alle brune zampe

A frequentar si diletta stagni, risaie
e costemarine evidenziando
immobile stabilità
tramutata in fulmineo balzo nel catturar
rane, rettili, piccoli molluschi

Nidificare ama in intense colonie
prediligendo alberi d'alto fusto
situati nel nord Europa
riscontrando per gelo
elevato tasso mortalità

Immensa capacità recupero
delinea il carattere della specie
diffusissima e sempre in crescendo
ad allietare sfondi naturali
@Silvia De Angelis
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BATTITO INFINITO

S’asciuga la notte
nello sguardo assente
privato
di scintille pirotecniche
e schiusi eloqui
preziosi
nel contraltare vellutato.
S’oppone
uno sfibrato silenzio…
un quasi abbandono
d’un nulla che sfinisce.
Inatteso 
affiora
un senso di riscatto
nel rumore di sciacqui
mossi da corrente blu
connessa al centro del corpo.
S’innescano
libertà pura
godimento
battito infinito
luce...
@Silvia De Angelis 
	

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I SEGRETI

E’ nella proiezione d'un riflesso alternativo
lo sfiorare d'onde calme d'esistenza
attirano docili penombre
in quella piazza muta ove si rincorrono
al di là di sguardi altrui... i segreti
(nel buio immenso brillano di luce propria
in quel frizzo d'adrenalina che scatenano
misto a fumi d'arcano)

Celati fanno capolino al rabbuiare del sole
nello scantinato al sapor di ceralacca
catturando quell'intrinseco baleno
che sprizza invincibilità a musicare
una nota in più nell'accordo che intona...
@Silvia De Angelis
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IN SILENZIO

All’angolo d’uno sbadiglio
si cela
la replica d’un desiderio
messo a tacere
nel semibuio d’un sogno antico.
Mani d’ombra
carezzano
monosillabi di pori raddolciti
velando tempre immaginose d’amore
al di fuori di ruvide tempeste
che in silenzio
in un mancino rimbalzo
artigliano la vita
@Silvia De Angelis 


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LA CURVA DEL VENTO

Sui miei occhi
bende discostate
per assaporare flash della tua presenza.
E’ remota dai tempi degli sguardi
ma  ancor sa meditare
di  fibrillanti carezze di ciglia
mosse da un alito
d’animata follia.
Morde dolci inquietudini
sulla tremula linea di respiro
quasi  indissolubile
pur essendo in bilico
su alture d’orizzonte.
Ne supera la maestà
nel suo rilasciare
morbida impronta digitale
nelle caviglie  ansimanti
ch’eguagliano quasi la curva del vento
@Silvia De Angelis
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INTERFERENZE

Nell’eventualità
che interferenze irriverenti
diano impulso
a un soggiacere
di mani mobili
s’appiattisce il bandire
teatralità impulsive
che governino  ore del giorno.
Incenerite 
da fuochi del profondo
che sappiano intrattenere
un astio tramandato
sorge un’incapacità
di trasmettere ai polsi
la direzionalità
di gesti tonanti
adottati da riflessi di silenzio.
@Silvia De Angelis
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FIORI DI CARTA

Peduncoli reclinati
sull’orma d’una cromatica potestà
rinascono su fiori di carta.
Orgia di pennelli talentuosi
coricati su logica ansante
d’un immaginoso fragile
donano essenzialità al respiro.
Luce ritrovata nella severità del buio
proietta ciocche di colore
capaci sminuire l’orma di paura
rifugiata nel pozzo nero
dopo la caduta a picco nel sogno…
@Silvia De Angelis 

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LA FAINA

Notevole chiazza bianca
a  sfiorare la gorgia
e setoso manto oscuro come la pece
sensibilizzano i tratti
d’un solitario mustelìde.
Son solchi spogli in desertiche pianure
e rocce accidentate in curvature montuose
ad accentuare iridi accese della faina
nell’impatto controluce.
La dimenticanza del giorno
nel blu di notti mute
pone predilezione a feroci agguati
nel balzo repentino alla nuca della preda
suggendone il sangue
mentre l’orizzonte di cielo e terra mescolati
si fa invisibile
@Silvia De Angelis



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IL FATTO

Inaspettata fanfara
rumoreggiante
su davanzale aperto
alle fauci del giorno.
Sancisce una volontà diversa
dal crisma motivato nell’attimo.
Consapevolezze e ironie
si scambiano inusuali ritmi
alla ricerca d’un talento
dolce/amaro stupefacente.
Disegnerà bocci di magnolia cangianti
nel retrovia del pensiero
divenuto crepitio d’umore
come disfatta d’un dolo…
@Silvia De Angelis 

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FIOCA LUCE

Sterzo su evolute trazioni del presente
lasciando scivolare
nessi scomodi al respiro
nel risveglio d’una luce fioca.
Svuotata di conforto
supero incognite gravose
nella bocca
che aggiunge respiri all’ugola
vogliosa d’un canto originale.
Dita impalpabili si muovono
a sorreggere codici svelati
nelle mani solide
sognanti carichi di fiducia
oltre segrete tane.
@Silvia De Angelis 


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OLTRE LA PULSIONE D’AMORE

Quel lembo di stoffa s’accartoccia  e s’appiattisce
sulla pelle che pulsa.
Aderenti  alla bocca dell’anima
vibrazioni di carne fan gioco di vita
nella voglia annunciata di catturare
emozioni celate nell’orma primitiva d’istinto.
Esca nella sua primordiale essenza
quell’energia vitale addensata
dietro aride file di bambù
per approdare a fenomenali ingaggi
di cielo e mare ove attingere
anni di vento e impulsi di sole
per oltrepassare e vivere
oltre la linea d’un amplesso d’amore.
@Silvia De Angelis 


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L’OSCURITA’

Piombi calcano pesi
su fragile tulle d’alba.
Tracciati invisibili
sfilacciano cattedrali in controluce
nella collisione di presagi
veggenti tortuose gincane.
Colpi di frusta incidono
indizi di nuove speranze
sgretolate su bocci
di mirtilli e rosmarini
dispersi in un fortunale onirico
ove l’oscurità dissuasa
era luce nel palmo della mano.
@Silvia De Angelis 
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Gioielli Rubati 228: Filipa Moreira Da Cruz – Laura Segantini – Daniele Barbieri – Matt Taggart – Cipriano Gentilino – Silvia De Angelis – Richard Reeve – Felice Serino.

Ringrazio l'autore Flavio Almerighi per avermi gentilmente inserito in questo
bouquet natalizio di autori di poesie

La mia vita senza me
.
Viaggiare, partire senza una meta o un appuntamento 
Rimani da sola o tra di noi 
È ancora molto presto, aspetta! 
Non sono pronta per domani
.
Un’altra tazza di tè caldo 
La felicità a volte sembra così falsa 
Spostare, reimballare 
Non ho più tempo per queste sciocchezze
.
Devi crescere in fretta ed è un peccato 
Alcune cose si perdono con l’età 
All’improvviso chiudo gli occhi e me ne vado 
E per la prima volta, immagino la mia vita senza me.
.
di Filipa Moreira Da Cruz, qui:
https://demalinhapronta.wordpress.com/2022/12/14/ma-vie-sans-moi-2/
.
*
.
Non è un conto
di sillabe, questa danza
in punta di penna.
È la parte buona,
il sorriso
che non rammentavo
di avere.
La parte nascosta,
quella che doveva
dormire, ben coperta.
Tra le mie parole,
le tue, hanno un posto
di sole e luna piena.
Le richiamo,
nelle sere di cielo freddo.
Le attendo,
come si attende
un bacio.
.
di Laura Segantini, qui:
https://www.facebook.com/laura.segantini.96
.
*
.
Così
.
è così, è così, senza uscita, l’ombra è diventata
tutto, è così, è così, si sono ispessite le cose,
l’ombra è diventata tutto, senza uscita, senza meta,
senza nuova vasta vita, così, così, un dilagato
contrappasso all’entusiasmo, che ci portava in avanti
verso quella luce, verso quest’ombra senza metafore
verso quest’ultimo verso, verso quest’ultima stasi
.
di Daniele Barbieri, qui:
https://ancoraunaltrome.wordpress.com/2022/12/18/replay-cosi-2/?fbclid=IwAR2EFX5juMQnu-LFzZ0C-VKsEK1KMlYieunlDz19Gr28tN_KQVvyhxF2ewg
.
*
.
Mentre Dio lavora, 
io siedo 
e sto al piano di sotto. 
.
A volte, 
una penna cade 
e sentiamo la bocca semiaperta 
allargarsi quasi quanto un collo. 
.
Parlando così bene ovunque, 
in un’altra bocca, 
con un’altra faccia 
e sorriso e capelli 
.
e continua così
. 
di Matt Taggart, qui:
https://mtaggartwriter.wordpress.com/2022/07/17/poem-415/
.
*
.
Farfalle
Forse tu lo sapevi già
quando non hai più volato
e i numeri non piegarono più il cielo
ai pezzi smontati del tuo aliante,
ci sono scivolate dalle mani
le bandiere e ora i manifesti
sono in mostra nelle periferie
nostalgiche a tempo perso,
ti scrivo perché ti ho rivisto,
quaderno e lapis,
al mercato in riva all’Ellero
a Mondovì,
entrambi distratti da una farfalla. 
.
di Cipriano Gentilino, qui:
https://lucaniart.wordpress.com/2022/12/19/poesie-di-cipriano-gentilini/
.
*
.
Una possibile luce
.
Andature convulse
nella cattedrale febbricitante
su doni irti di pensieri
addomesticati all’evento
di fine dicembre.
Svogliature e desideri
inciampano su cuscini riposti
al confine d’un sogno
trovando una possibile luce
sulla ruota che si muove.
Il rosso sgargiante di coccarde
e cartoni fa rumore
nello stare labile d’un battito di ciglia
sfogliate su profilo d’infanzia
ricorrente nei suoni raddolciti.
Nel profilo dell’attimo soggiacciono
parole d’amore distanti dalla paura
d’un temporale a venire…
.
di Silvia De Angelis, qui:
https://www.facebook.com/silvia.deangelis.54
.
*
.
Passante
.
Complessità a parte
o finta ingenuità,
o una miriade di altre posture
i pedoni si animano
in corrispondenza di incroci molto frequentati
e allo stesso modo vicoli dimenticati,
le nostre vite improbabili
s’incrociano di nuovo.
.
Mentre la memoria già
ha abbandonato il contenuto
della telefonata precedente,
non così questa immagine
con il tuo essere
e lo sguardo,
il tuo sguardo inquietante,
trattenuto solo per un secondo,
racchiude la grazia
tirannica con cui
disegniamo la vita, no,
con cui travasiamo la vita,
continuamente.
.
Il tuo sguardo inquietante
non ha convinto nessuno dei due
del respiro successivo
né iscritto
alle convenzioni presunte,
né messo a nudo la crudezza
di una guerra nel mezzo
della tipica ora di punta.
.
Non imparerò mai il contesto,
ma seppi all’istante
che i tuoi occhi avevano
appena visto, siamo diretti
alla resa dei conti con la morte.
.
Per fortuna mi sono ricordato,
debbo prendere qualcosa da asporto
sulla via di casa.
Ecco di cosa parlava l’ultima chiamata.
.
di Richard Reeve, qui:
.
*
.
Non sei dei loro
.
nel chiuso della stanza o
di pomeriggio nel sole
da un po’ ti sorprendono
a parlare coi morti – questi
non tornano e tu non sei
dei loro -ancora-
sono spirito (ma di essi
poco si sa) -ubiqui
ti leggono il pensiero ea volte
gioca con le nuvole – quando
nelle tue pareidolie
ti pare ravvisarli
.
di Felice Serino, qui:
https://questallumaredanima.wordpress.com/2022/12/23/non-sei-dei-loro-2/
.

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CONTROLLO DELLE EMOZIONI





Incisioni sulla pelle
nella linea che s’incurva
lasciando un fremito dolente
su ventre ceduto alla fiamma.
Mozioni tenute a bada
nella matrice che scandisce passi
sul tempo affusolato d’un narciso.
Abbaglia voci antagoniste
nell’inganno senza licenza
scivolato su trucchi non riusciti…
@Silvia De Angelis 

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